ALL’ASCOLTO DI GIUSEPPE VERDI

 

29 novembre, 2017 - UN GIORNO DI REGNO

 

Cronologia nella vita del compositore: opera n.2, età 27 anni.

Questa seconda opera del nostro grande peppino, fu commissionata dal Merelli, dopo il successo della prima di Oberto, conte di San Bonifacio andata in scena l’anno precedente. Si tratta dell’unica opera comica nella produzione verdiana, oltre a Falstaff. Venne composta in circostanze difficili: problemi economici e di salute dello stesso compositore. A questi problemi, si aggiunse l’improvvisa malattia e morte della moglie. E dopo qualche mese dei 2 figlioletti. Come se non bastasse, la prima non riscosse molto entusiasmo.

 

Ascoltando la sinfonia dell’opera non sembrerebbe trapelare alcuna sofferenza emotiva del povero Verdi; ugualmente, anche il coro iniziale della scena prima del I atto “Mai non rise un più bel dì” non tradisce alcuna tristezza. Tuttavia, ascoltando con spontanea attenzione il preludio stesso, dopo il potente incipit ed una breve pausa di silenzio, gli staccati dei legni a cui seguono i soli archi in disegni melodici veloci, (battute 37-44) presentano un carattere piuttosto serio:

 

Certamente, dover creare “forzatamente” in uno stato di afflizione non è cosa affatto semplice. Verdi avrebbe voluto abbandonare la composizione di quest’opera proprio a causa dello stato d’animo in cui versava ma il Teatro la Scala non glielo concesse.

 

Quindi, con questo secondo lavoro intitolato Un giorno di regno, il giovane Verdi avvia una collaborazione con il famoso teatro lombardo.

Dell'intera produzione, saranno solob10 le opere che verranno rappresentate al Teatro la Scala di Milano.

Io non detengo alcun diritto!! Tutti i diritti appartengono agli artisti della musica e all'etichetta discografica che ha prodotto questa incisione che consiglio di acquistare!!


Video / Musica

 

 

Un giorno di regno (Il finto Stanislao) melodramma giocoso in 2 atti di Felice Romani. Prima: Milano, Scala, 5 settembre 1840.

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